Senti parlare di Recovery Fund ma non sai come partecipare per accedere ai fondi?

Cos'è il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Con una dotazione complessiva di 750 miliardi di euro, l’Unione Europea ha messo in campo il programma Next Generation EU destinato a favorire la ripresa economica e sociale degli Stati membri a seguito della crisi determinata dalla pandemia da Covid-19.

L’Italia opererà attraverso il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: si tratta di un vasto programma di investimenti e riforme che hanno lo scopo di contribuire alla crescita di un Paese sostenibile e resiliente, in grado di affrontare le sfide dei prossimi decenni.

In valore assoluto, l’Italia è la prima beneficiaria dei fondi europei: le risorse assegnate sono infatti pari a 191.5 miliardi di euro, a cui si aggiungono 30.64 miliardi dal Fondo Nazionale aggiuntivo e altri 13 miliardi dal Programma ReactEU. 

Per l’Italia il PNRR rappresenta l’occasione per realizzare una piena transizione ecologica e digitale e per colmare i divari occupazionali che penalizzano soprattutto i giovani, le donne e il Sud.

Accedere al PNRR e gestire i fondi europei richiede una grande attenzione: possiamo seguirti in ogni fase del progetto, dalla progettazione, al monitoraggio fino alla rendicontazione.

Gli obiettivi del Recovery Plan

Il Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.

Quindi si articola in 16 Componenti, a loro volta raggruppate in 6 Missioni:

  • Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo (40.32 miliardi di euro)
  • Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica (59.47 miliardi di euro)
  • Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile (25.40 miliardi di euro)
  • Istruzione e Ricerca (30.88 miliardi di euro)
  • Inclusione e Coesione (19.81 miliardi di euro)
  • Salute (15.63 miliardi di euro)

L'attuazione del piano: chi gestisce e finanzia gli interventi del Recovery Fund?

Il PNRR agisce in un orizzonte temporale che si conclude nel 2026 e si inscrive in una strategia di sviluppo più ampia che coinvolge – oltre le risorse del «Next Generation EU» – i finanziamenti della politica di coesione europea per il periodo 2021-2027, le risorse ordinarie del bilancio dello Stato e appositi fondi aggiuntivi destinati al finanziamento di interventi complementari al Piano.

Chi gestisce il PNRR? Alla realizzazione degli specifici interventi e delle necessarie riforme provvedono le singole Amministrazioni centrali interessate (i Ministeri), le regioni e gli enti locali. Il coordinamento centralizzato per il monitoraggio e il controllo sull’attuazione del Piano è affidato ad un’apposita struttura presso il Ministero dell’economia e delle finanze, che costituisce il punto di contatto con la Commissione europea per il PNRR. La Cabina di regina per il PNRR è invece istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed esercita poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale per l’attuazione degli interventi del Piano.

Sulla base delle proprie competenze istituzionali, tenuto conto del settore di riferimento e della natura dell’intervento, le Amministrazioni centrali, le Regioni e gli enti locali provvedono all’attuazione degli interventi, la quale avviene grazie alle strutture e le procedure già esistenti, ferme restando le misure di semplificazione e rafforzamento organizzativo che saranno introdotte. Ciascuna Amministrazione è inoltre responsabile della regolarità delle procedure e delle spese e ha potere di adottare tutte le misure necessarie a prevenire, correggere e sanzionare eventuali irregolarità o abusi. Le Amministrazioni assicurano infine la completa tracciabilità delle operazioni e la tenuta di una contabilità separata per l’utilizzo delle risorse del PNRR, rendicontando le spese nonché i target e milestone conseguiti.

Quali sono le opportunità per la tua azienda?Cosa occorre per presentare i progetti?

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Cosa fa Projectland per le imprese che intendono accedere ai fondi del Recovery plan?

Projectland è una società certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2015 per i settori EA 35 (consulenza) ed EA 37 (istruzione e formazione).

I nostri consulenti hanno maturato un’esperienza significativa nella consulenza per l’accesso e la gestione di risorse messe a disposizione di fondi pubblici per la formazione.

Abbiamo gestito centinaia di piani formativi per aziende appartenenti a vari settori, utilizzando modelli organizzativi che consentono di esternalizzare, in tutto o in parte, e in modo personalizzato le attività tipicamente connesse con i finanziamenti.

Projectland, grazie alla propria esperienza in materia di formazione finanziata, sostiene le aziende in tutte le fasi del processo: dall’adesione al Fondo più adeguato, alla parte di rendicontazione e certificazione del piano formativo realizzato.

Come accedere al PNRR

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Perché scegliere Projectland

Projectland gestisce ogni anno decine di piani formativi finanziati e sostiene i Clienti in ogni fase del processo, dalla presentazione del piano fino alla sua rendicontazione.

La nostra grande esperienza ci ha permesso di perfezionare strategie e modelli di gestione volti ad assicurare un’assistenza completa, sicura e puntuale.

Per raggiungere questo risultato, affidiamo il singolo piano a un team esperto guidato da un Project manager, che rimane il punto di riferimento del Cliente per tutta la durata della collaborazione.

Personalizziamo il rapporto di consulenza sulle esigenze delle aziende. Interveniamo come supporto o outsourcing anche nei momenti di progettazione ed erogazione della formazione, coordinamento, gestione dei fornitori, monitoraggio e audit.

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