Senza l’impiego del digitale, senza tecnologia e senza continua innovazione e ricerca, le aziende non riusciranno a sopravvivere a lungo. Questo sembra sicuro.
Ma come dobbiamo investire in tecnologia, concretamente?
E’ notorio infatti che la tecnologia è oggi estremamente avanzata ma anche che la sua utilizzazione concreta rappresenta una percentuale delle sue potenzialità. Il più delle volte conosciamo una piccola parte, ad esempio, delle funzionalità dei software che utilizziamo anche frequentemente. Non sarebbe molto logico, ad esempio, comprare una Ferrari per andare a sessanta all’ora perché non sappiamo guidarla.
Se voglio pertanto sfruttare al massimo il mio investimento tecnologico dovrò investire sulla tecnologia che la mia azienda è effettivamente in grado di utilizzare. Può sembrare un paradosso, ma per fare un buon investimento in tecnologia devo investire nella formazione delle persone affinché venga sfruttata appieno.
Quale dei due fattori è più importante? Tecnologia o persone?
Penso che l’investimento più profittevole sia proprio quello effettuato sulle persone per diversi motivi.
- Mentre la tecnologia è disponibile sul mercato e il suo prezzo è analogo per tutti i competitori, il grado di utilizzo della stessa deriva dalla cultura digitale degli operatori e fa la vera differenza tra i competitor. Dobbiamo distinguere infatti fra tecnologia disponibile, potenzialmente utilizzabile in azienda, e tecnologia praticata. Quest’ultima è l’unica a dover essere presa in considerazione: la tecnologia che non utilizziamo, purtroppo, costa e non conta nulla.
- Utilizzare bene tecnologia digitale comporta un modo di pensare e dei costrutti mentali (digital mindset) diversi da quelli analogici a cui molti di noi sono abituati. Dobbiamo cioè sviluppare capacità che in passato non usavamo e tenerle in allenamento.
Utilizzare appieno tecnologie digitali significa quindi sforzarci di cambiare il modo con cui affrontiamo il lavoro e i problemi. Anche qui la formazione è essenziale non solo per utilizzare materialmente gli strumenti, ma soprattutto per calare la nostra professionalità e le nostre competenze nel nuovo ambiente digitale. - E’ opinione diffusa che in futuro serviranno caratteristiche come creatività, capacità di innovare, esercizio dell’autonomia, ma queste caratteristiche avranno la necessità di essere esercitate con l’aiuto di tecnologie. Dovremo quindi formarci, per essere più innovativi, creativi e autonomi, ma nel nuovo contesto digitale.
La sfida della digitalizzazione passa quindi paradossalmente più attraverso la nostra formazione e quella dei nostri collaboratori che attraverso la pur necessaria scelta e il relativo sviluppo delle tecnologie digitali. Vincere la sfida tecnologica significa diffondere un alto livello di cultura digitale in azienda.
Angelo Pasquarella
Presidente Projectland
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