Qualche volta, nel rispettare degli obblighi di legge, ci facciamo sfuggire opportunità che potrebbero essere occasione di risparmio e fornirci significativi vantaggi. Un esempio? Pensiamo agli obblighi derivanti dall’art. 28 comma 1 del D.Lgs. 81/08, s.m.i. e dalla lettera circolare della Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza del Lavoro del 17/11/2010.
Quali obblighi impone l’art. 28 del D.Lgs 81/08
L’obbligo imposto dall’art. 28 del D.Lgs. 81/08 consiste nella stesura ogni due anni del Documento di valutazione del rischio stress lavoro-correlato presente nei luoghi di lavoro e condotto utilizzando la proposta metodologica dell’INAIL (2017) che prevede interventi di tipo oggettivo e soggettivo.
Le conseguenze del mancato rispetto possono essere di natura penale e coinvolgere il legale rappresentante dell’impresa. Da qui la particolare attenzione normalmente riposta dai servizi HR nel dimostrare di aver adempiuto a quanto previsto dalla legge.
Pochi sanno che queste indagini possono assorbire, con poche modifiche e nel pieno rispetto degli obblighi di legge, altre attività non obbligatorie che molte aziende svolgono periodicamente.
Si pensi alle indagini di clima o a interventi di sensitività su problematiche specifiche di interesse dell’impresa, come quando si rende necessario introdurre un cambiamento significativo o si intende perseguire una nuova strategia aziendale.
Un esempio concreto? Pensiamo alle conseguenze del forzato lavoro da remoto per pandemia. I dipendenti hanno vissuto in modo diverso il lavoro da casa. Per alcuni sono sorte nuove abitudini e sono state create nuove aspettative, per altri si è trattata di un’esperienza da non replicare. Alcune aziende hanno, infine, deciso di partire proprio da questa esperienza e di rivedere nel complesso il proprio modello organizzativo.
Conoscere quale sia e sia stato l’impatto di questi cambiamenti sul vissuto dei collaboratori, sulle relazioni tra colleghi e coi capi e sui modelli organizzativi, è utilissimo. Ciò in funzione di future scelte, dell’ottimizzazione della produttività aziendale e dell’impiego delle risorse sia umane che legate all’organizzazione. Si tratta insomma di un indispensabile investimento in ricerca sociale.
L’art. 28 del D.lgs 81/08: come sfruttare gli obblighi di legge per migliorare il clima aziendale
Se inquadriamo l’esigenza di conoscere il clima in azienda all’interno degli obblighi derivanti dal D.lgs 81/08 – ricomprendendo problematiche più estese rispetto a quelle imposte dalle norme – possiamo assolvere a doveri penalmente sanzionati e contemporaneamente ottenere le informazioni che ci servono per altre finalità.
Insomma: con l’aggiunta di qualche domanda e con un costo minimo rispetto a quello che avremmo dovuto comunque sostenere per legge otteniamo i classici due (o più) piccioni con una stessa fava.
Accorpare l’obbligo di legge con obiettivi aziendali può comportare infatti grandi vantaggi:
- economici
- di indagine di clima
- a supporto di scelte aziendali e del change management
- in risparmio di tempo per i collaboratori che non debbono essere coinvolti più volte nelle survey.
Un’unica attenzione. Non è banale effettuare ricerca sociopsicologica in azienda, svolgere indagini efficaci e saperne leggere gli esiti: occorre affidarsi quindi a dei professionisti competenti.
Per osservazioni, chiarimenti o approfondimenti sono sempre a disposizione
Angelo Pasquarella
Presidente Projectland
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