Perchè serve sviluppare il digital mindset?

L’innovazione tecnologica corre veloce, molto veloce, e stargli dietro non è sempre semplice. Questo perché il ritmo con cui si susseguono nuovo software, servizi e tecnologie non permette di sedersi nemmeno un momento: indipendentemente dal settore in cui si opera, dall’anzianità e dalla funzione lavorativa, è sempre necessario imparare qualcosa di nuovo, che si tratti della nuova interfaccia di Microsoft Teams o del modo di condividere file e comunicare all’interno di un gruppo di lavoro.  

Negli ultimi anni, poi, l’accelerata è stata mostruosa: il Covid ha imposto un nuovo approccio lavorativo, rendendo il lavoro ibrido e più smart. Poi, all’improvviso, è arrivata l’IA, una tecnologia dirompente che più di un esperto paragona a una nuova rivoluzione industriale. Cambierà il modo di lavorare, le competenze necessarie e, inevitabilmente, renderà obsoleti molti lavori.  

Come sopravvivere in questa tempesta? Una soluzione c’è, ed è quella di sviluppare il digital mindset. Non stiamo parlando di fuffaguru che consigliano di “settare il mindset” per diventare ricchi velocemente e senza fatica. Parliamo di un approccio concreto alla tecnologia e all’innovazione. Possiamo definirlo come un insieme di competenze, atteggiamenti e attitudini che aiutano a districarsi meglio con le tecnologie digitali, non subendole, ma sfruttandole a proprio vantaggio per migliorare la produttività, automatizzare operazioni ripetitive, snellire i flussi di lavoro.  

Cosa serve per svilupparlo?  

Curiosità e Apertura al Cambiamento: la predisposizione a esplorare nuove tecnologie, sperimentare con nuove idee e adattarsi rapidamente alle innovazioni tecnologiche. 

Competenze digitali: la capacità di utilizzare strumenti digitali, piattaforme e applicazioni in modo efficace e sicuro. 

Collaborazione e condivisione: utilizzare le tecnologie digitali per lavorare in team, condividere informazioni e collaborare su progetti, indipendentemente dalla distanza fisica. 

Innovazione e creatività: sfruttare le tecnologie digitali per sviluppare soluzioni innovative ai problemi, pensare fuori dagli schemi e creare nuovi prodotti o servizi. 

Apprendimento continuo: impegno costante nell’aggiornare le proprie conoscenze e competenze digitali per rimanere al passo con le evoluzioni tecnologiche. 

Pensiero analitico: capacità di raccogliere e analizzare dati digitali per prendere decisioni informate e basate su evidenze. 

Il modo più efficace per svilupparlo? Essere curiosi, maledettamente curiosi. Uno dei software è aggiornato con nuove funzionalità? Perché non iniziare subito a esplorarle, per verificare se possono tornare utili a velocizzare le operazioni? Ci sono attriti in una procedura? Perché non cercare se c’è qualche software o applicazione che può aiutarci?

alberto.falchi@projectland.it