L’attuale epoca è un’epoca digitale. Al mondo reale si è affiancato il mondo virtuale parallelo della “datasfera” che è in continua trasformazione.
Questo mondo ha comportato la nascita di nuove forme di comunicazione e cultura, di nuovi linguaggi, di nuove specializzazioni, di nuove professioni, di nuove modalità di lavoro, di nuove arti.
Allo stesso modo, ha comportato l’esigenza di nuove regole, giuridiche e non, a livello governativo, del Ministero per l’innovazione tecnologica e transizione digitale e del relativo Dipartimento per la trasformazione digitale.
È evidente che tale mondo ha avuto e continua ad avere un forte impatto su persone, aziende, enti e che presenti le sue vulnerabilità: a volte dovute al fattore umano di cui sfrutta le debolezze, altre volte a sistemi organizzativi non correttamente configurati e/o non aggiornati.
Sempre più gravi e frequenti negli ultimi anni sono: le minacce aziendali (phishing, ransomware, etc), il furto di dati e informazioni; la violazione dei propri dati; il furto di identità; i rischi collegati al proprio conto corrente; la dipendenza (patologica) da internet, il cyberbullismo, la violenza, la pornografia, etc.
Tra i consumatori, le imprese e i governi cresce l’importanza della sicurezza in rete, intesa anche come strumento per la protezione della propria identità, dei propri dati personali e aziendali, per la salvaguardia della propria reputazione online, e per mantenere la stabilità geopolitica.
La risposta è la cyber security ovvero la sicurezza informatica, la cui definizione più semplice a parere di chi scrive è: la costruzione di un mondo digitale più sicuro che parte dalla conoscenza dei rischi attraverso una specifica formazione.
Per questi motivi è importante diffondere la cultura del “sapere come difendersi” e quindi diventa necessaria la realizzazione di corsi di formazione che raggiungano questo obiettivo. Parlo proprio di corsi, volutamente con un taglio pratico, che descrivano i rischi (personali, aziendali) e che forniscano gli strumenti per difendersi attraverso un uso più attento e corretto dei propri strumenti hardware e software quotidiani (smartphone, tablet, applicazioni, etc.) nonché della navigazione in rete (sui social, sulle piattaforme e-commerce, sui sistemi di banking online etc.).
Ho in mente, in particolare, un corso sulla sicurezza informatica che oltre a dare una visione più ampia su quello che accade in rete (a titolo esemplificativo attacchi ai nostri dati, ai nostri conti, ai nostri account, alla nostra proprietà intellettuale) favorisca comportamenti più virtuosi nella nostra vita privata e a lavoro, sia che si lavori autonomamente, sia che si lavori presso terzi.
In questo mondo digitale in continua evoluzione, al contrario, non formarsi, può farci diventare un bersaglio possibile.
Avv. Lara Aranzulla
Avvocato specializzata nel mondo informatico”
(contratti e condizioni software, e-commerce, block-chian, privacy…)
Docente al Corso Projectland “Cyber Security”
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Projectland gestisce ogni anno decine di piani formativi finanziati e sostiene i Clienti in ogni fase del processo, dalla presentazione del piano fino alla sua rendicontazione.
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