Che la Quarta rivoluzione industriale sia in atto già da qualche anno e stia rinnovando ogni aspetto della vita delle persone e delle imprese è ormai una realtà inconfutabile. La rapidissima avanzata di sistemi digitali sempre più intelligenti e pervasivi ci spinge però a chiederci: come si evolveranno le professioni, le competenze e la cultura aziendale di fronte a questa trasformazione?

Gli ultimi mesi hanno peraltro abituato i lavoratori a ragionare e a operare in modalità molto diverse rispetto a quelle consuete, scoprendo anche delle opportunità. La recente esperienza del Covid-19, che ha persino messo in discussione la nostra stessa presenza negli uffici, sembra quasi non lasciarci altra chance che andare nella direzione dell’autonomia e della responsabilizzazione richieste dalla Quarta rivoluzione industriale.

Sulla base delle ricerche e statistiche in materia, è stato realizzato il volume “Competenze e Formazione 4.0” sulle possibili evoluzioni delle professioni che sopravvivranno e le competenze che saranno necessarie. Il volume aiuta a riflettere su come dovrà trasformarsi la formazione per sostenere lo sviluppo delle persone e la loro occupabilità.

Ci stiamo evolvendo verso un modello organizzativo diverso, incentrato su logiche di lavoro per risultati attesi e per progetti. Ci serviranno dunque nuove skill, a livello individuale, di team e a livello manageriale.

Trasformazione digitale significa infatti -e soprattutto- trasformazione delle persone e dei loro ruoli aziendali. La formazione diventerà dunque un fattore sempre più determinante. Tuttavia, per permettere ai nuovi lavoratori di sviluppare le nuove competenze, non potremo più accontentarci della formazione tradizionale. Dovremo mettere a punto anche una nuova formazione, che si sviluppa attraverso metodologie non formali e flessibili, che mira concretamente a un risultato aziendale e che instaura un vero e proprio sistema di opportunità.

La cultura che servirà alle imprese in futuro sembra appunto essere centrata

Otre che su una pervasiva diffusione della cultura digitale anche su aspetti  assai meno tecnologici quali accountability, progettualità, valorizzazione delle emozioni, determinazione, capacità di apprendere ed insegnare. Caratteristiche che vanno coltivate in ogni modo, come viene sostenuto all’interno di questo volume.

Una sfida non da poco, alla quale dobbiamo prepararci.

Laura Garozzo
PROJECTLAND