Il mondo della assicurazioni, per la sua stessa mission, è portatore di una cultura del rischio e della sua valutazione che lo rende forse più prudente di altri. Mentre svariati settori sono stati radicalmente rinnovati dal digitale, nelle imprese assicurative prevale maggior cautela, soprattutto per quanto riguarda la customer experience. Questo business, essendo basato quasi esclusivamente sul trattamento di informazioni, si presta infatti a un impiego pervasivo di tecnologia digitale e intelligenza artificiale.
Una connotazione tipica anche del mondo bancario, che però da qualche anno ha iniziato a rivoluzionarsi grazie all’esplosione del fenomeno fintech. Sta accadendo anche nelle assicurazioni? Sì, come suggeriscono i dati di mercato. Secondo Future Market Insights, nel 2022 l’insurtech valeva poco più di 20 miliardi di dollari e nel 2033 supererà i 210 miliardi. Un settore quindi da guardare con attenzione.
Cosa è l’insurtech
Il termine deriva dall’unione di due termini: insurance e technology. Obiettivo: trasformare il settore grazie all’adozione delle tecnologie digitali. Un esempio concreto? Le scatole nere, che permettono di ridurre il costo delle polizze auto e allo stesso tempo offrire maggiori garanzie a chi copre il rischio. Le black box esistono da anni, ma oggi alcune compagnie stanno usando metodi per sfruttare ancor meglio la tecnologia. Le tecnologie dell’insurtech? Intelligenza artificiale, computer vision, machine learning, blockchain e molte altre.
Alcuni attori del settore digitale
Come accaduto nel fintech, anche nell’insurtech sono le startup ad aprire la strada verso l’innovazione, ma i colossi non si limitano a guardare, e alcuni di loro stanno già investendo nelle giovani imprese innovative. Come Vitanuova, che ha acquisito la tecnologia e le competenze della startup Axieme e offre assicurazioni di vario tipo (vita, casa, animali domestici, oltre a soluzioni per professionisti). La differenza rispetto alle formule classiche? Le polizze sono acquistabili online in pochi minuti, e personalizzabili in pochi clic. Cyberangel, nominata “Best Insurtech” agli Italian Insurtech Awards 2021, assicura il rischio cyber, aiutando allo stesso tempo le imprese a migliorare la loro postura di sicurezza informatica. La milanese Hlpy sfrutta invece IA e machine learning per migliorare l’assistenza stradale, digitalizzando sia le procedure per il soccorso stradale sia l’identificazione del punto di destinazione tra le oltre 7.000 officine e carrozzerie del network del partner Arval.
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