In questo articolo vi parleremo della Theory U, la teoria del cambiamento di Otto Scharmer. Si tratta di un metodo particolarmente efficace per superare i momenti di crisi, ma non solo. Attraverso la strategia delineata da Scharmer è possibile infatti imparare ad abbracciare il cambiamento lasciando indietro i pregiudizi e i preconcetti che vincolano la capacità di agire e di rinnovarsi. Per scoprire di cosa si tratta e capire come applicare questo metodo nella vostra azienda o organizzazione – ma anche nella vostra vita personale – non vi resta dunque che proseguire nella lettura dell’articolo.
Theory U: come affrontare i momenti di crisi
Capita spesso che aziende, organizzazioni o leader si trovino ad affrontare momenti di crisi. In queste occasioni si inizia allora a parlare della necessità di cambiare tutto: organizzazione, processi e metodi. Ma quante volte questi proclami si traducono in realtà?
La verità è che spesso, di fronte alle difficoltà, le aziende e le persone cercano le soluzioni nelle strade già conosciute e percorse. Tendono, in altre parole, a parlare di cambiamento senza avere il coraggio di realizzarlo e finiscono per intervenire sul problema affrontandolo con i metodi e strumenti già utilizzati.
Ma perché accade questo?
Secondo Otto Scharmer, professore al MIT di Boston e fondatore del Presencing Institute, il problema è nel modo in cui si analizza la realtà. Nell’opinione dell’autore anche molti studi di leadership e management affrontano lo stesso limite, concentrandosi solo sul prodotto e sul processo ma non sulla motivazione profonda. Per comprendere meglio questa dinamica Scharmer propone l’esempio del pittore, di cui si analizza l’opera (ovvero il prodotto) e la tecnica utilizzata (ovvero il processo). Ma cosa succederebbe se si indagasse la motivazione che ha spinto l’artista a creare, in quelle determinate modalità, la sua opera?
Theory U: la teoria del punto cieco della leadership
Ecco il nodo fondamentale della teoria di Scharmer: per affrontare i momenti di crisi è necessario analizzare la realtà in modo profondo, sbarazzandosi della routine e rovesciando abitudini, pregiudizi ed esperienze del passato. Per affrontare un problema non si può fare affidamento sugli stessi meccanismi che hanno condotto alla crisi o all’errore. Ma come fare?
La risposta è riuscire a raggiungere il punto cieco da cui rovesciare l’approccio che ha condotto alla crisi. Secondo Scharmer, il cambiamento può essere ottenuto grazie a un cammino ad U basato su cinque passaggi. Vediamo quali.
- Co-initiating: ascoltare
Può sembrare banale, ma quante volte si ascoltano le opinioni altrui senza prenderle davvero in considerazione? Le esperienze pregresse e i preconcetti permettono di sentire, ma non di ascoltare realmente né se stessi né gli altri. Imparare ad ascoltare in modo efficace, invece, è essenziale per generare cambiamento aprendosi realmente a nuovi punti di vista. - Co-sensing: osservare
In questo stadio occorre mettersi in gioco e scoprire la capacità di sospendere il giudizio. Solo in questo modo è possibile vedere una realtà nuova non ancora conosciuta.
Aprire gli occhi e il cuore, imparando ad ascoltare e a osservare, non è tuttavia sufficiente se non si lavora sulla propria volontà di abbandonare il passato. Solo una volontà aperta permette infatti di mettere in pratica quanto appreso nelle fasi di co-initiating e co-sensing. - Presencing
È in questo punto che l’individuo e l’organizzazione, acquisita la consapevolezza dell’esistenza di nuove strade e fatta propria la volontà di percorrerle, si impadroniscono della determinazione ad agire per uscire dalla confort-zone. Potremmo definirlo come un momento di liberazione: il passato è lasciato andare e il futuro può emergere. - Co-creating
Superato il punto cieco che impediva di vedere il futuro, le persone possono prototipare ,ovvero rendere tangibile l’idea rendendola progetto. Raggiunta questa fase si genera un’energia fortissima che permette al gruppo di lavorare insieme, coeso nell’intenzione di far davvero accadere il cambiamento. - Co-evolving
Grazie all’innovazione e alla spinta propositiva, il gruppo può evolversi e incarnare in se stesso l’innovazione acquisita. La strada per il futuro è spianata
La comprensione di questa teoria di Scharmer è consigliata per apprendere uno strumento in grado di evitare di essere tratti in inganno da passati condizionamenti, stimolando la creatività e il problem solving. Si tratta di un metodo che insegna ad avere coraggio, a mettere in discussione le proprie convinzioni e a guardare al futuro superando i condizionamenti pregressi e immobilizzanti.
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